venerdì 1 novembre 2013

STRATEGIA: "Ad una FORZA LINEARE anteporre una FORZA CIRCOLARE e VICEVERSA."



(Liberamente tratto dal libro di Giorgio Nardone: Cavalcare la propria Tigre - 2003 Ponte alle Grazie)
Archimede ci insegna con l'affermazione < datemi un punto di appoggio e solleverò il mondo >,
che occorre anteporre un movimento circolare ad una forza lineare per rendere possibile il sollevamento o lo  spostamento di pesi altrimenti considerato impossibile. L'invenzione della ruota o la carrucola ne sono l'esempio. Al contrario se voglio bloccare qualcosa che rotola mi basta inserire un cuneo tra essa e la superficie di rotolamento: una piccola forza lineare è in grado di bloccare una potente forza circolare. Mediante poco si ottiene tanto.
Questo approccio mutuato dall'antichità (dalle arti marziali e dal taoismo) nella moderna epistemologia e la cibernetica viene chiamato < Casualità Circolare >, ovvero la concezione per cui Causa ed Effetto costituiscono un sistema circolare di reciprocità piuttosto che un mero processo sequenziale e lineare. Così si ottiene un Modello Scientifico più completo e corretto, perché prende in considerazione la Complessità dei rapporti tra i diversi componenti di un dato sistema.
Ma questo cosa vuol dire praticamente? Per esempio nell'arte della persuasione come insegna Blaise Pascal (Pensiero n.40) : < Quando si vuol dimostrare una cosa generale, occorre dare la regola particolare di un caso; ma se si vuol dimostrare un caso particolare, occorre cominciare dalla regola generale>, ovvero se voglio spiegare una cosa complicata dovrò utilizzare degli esempi particolari e semplici. Anche l'antico filosofo Gorgia insegnava che < Si deve disarmare la serietà dell'avversario con il riso, ed il riso con la serietà >.
Allo stesso modo dovrò utilizzare con una persona che usa un linguaggio semplice delle argomentazioni elaborate e contorte, alle quali lui cercherà di dare un senso semplice, trovando lui stesso le fondamenta di verità, finendo così per convincersene. Invece con un interlocutore che utilizza un linguaggio forbito e complicato dovrò penetrare la sua esposizione con fulminanti esempi concreti, facendo crollare la sua complessa argomentazione, obbligandolo ad aggrapparsi a ciò che gli proporrete come un assetato che si tuffa nell'acqua dell'oasi.
Quindi una persona che si pone in modo rigido sarà messo in crisi da chi si rivolgerà a lui in modo determinato ma dolce.
L'arte sta nel sapersi sintonizzare sul canale complementare a quello del nostro interlocutore.
Usato con perizia questo stratagemma guida alla soluzione di problemi interpersonali apparentemente insolubili.

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